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Adriana ci ha lasciato

Dopo un anno di battaglia con la malattia, si è spenta nella giornata di oggi Adriana Pontalti, moglie del nostro Presidente Carlo Giordani.

Fortissima è la commozione per tutta la Famiglia della Quercia, per la quale Adriana è da sempre un punto di riferimento insostituibile.

Perché come è vero che la Quercia si identifica nel suo Presidente, è altrettanto chiaro che Carlo non sarebbe la persona e il Presidente che è se non avesse avuto al fianco la sua Adriana.

Due anni fa, terminata la conferenza stampa del Palio, Adriana e Carlo avevano festeggiato i 50 anni di matrimonio con tutti gli amici e i collaboratori della Quercia, come a suggellare il fatto che la loro unione, il loro solidissimo rapporto di Amore si fosse cementificato nel corso di tutti quegli anni con (e nonostante) la presenza a volte ingombrante della Quercia, la Società alla quale Carlo ha dedicato tutta una vita.

Adriana aveva accettato di condividere il suo Carlo con il mondo dell’atletica, di vederselo rapire nei weekend dai mille impegni a cui Carlo veniva chiamato, prima a livello locale poi in campo nazionale.

Ma le passioni sono contagiose e così Adriana si era fatta coinvolgere in questa avventura dell’atletica, ritagliandosi ruoli attivi come giudice alle gare, come collaboratrice nelle centinaia di manifestazioni organizzate dalla Quercia, soprattutto in occasione del Palio Città della Quercia. Attorno a lei si è creato il gruppo delle “Quercioline” collaboratrici fondamentali, che lavorano dietro le quinte ma che rendono possibili molti eventi della società, dalle premiazioni delle gare, alle conferenze stampa.

Soprattutto, Adriana era la spalla di Carlo. E lo sapeva fare splendidamente, supportandolo sempre nelle sue infiinte battaglie, riportandolo con i piedi per terra quando lui saliva troppo di quota inseguendo un qualche nuovo progetto per la Società o sdrammatizzando con una battuta dissacrante quando lo vedeva assorto in nuove preoccupazioni.

Adriana, carattere forte e deciso, si faceva perdonare certe asperità con quella sua spiccata ironia e con gesti che testimoniavano nel concreto una attenzione all’altro non banale.

La loro casa è stata da sempre un approdo per atleti, dirigenti, amici. Che si trattasse di rifocillare un atleta allenato da Carlo o di ospitare dopo cena un gruppo di dirigenti a discutere di questione societarie, Adriana c’era sempre, pronta ad offire una fetta di torta, a dare un consiglio (meglio se non richiesto), a lamentarsi bonariamente dell’ennesima serata rovinata dalla Quercia.

Ultimamente si percepiva la sua preoccupazione: “No ste stancarme el Carlo!”. E allora la si invitava a rapirlo e portarlo in Brasile per godersi insieme la meritata pensione dopo una vita così generosamente spesa.

Ora che il destino ha deciso diversamente, la famiglia della Quercia si stringe attorno a Carlo e ringrazia Carlo e Adriana per l'esempio di cura e amore reciproco che hanno saputo dare.

Ciao Adriana, non ti dimenticheremo

Adriana, cara moglie del Presidente Carlo, compagna di una vita, ci ha lasciato questa notte.
La sua scomparsa lascia un grade vuoto nella famiglia della Quercia, con la quale ha condiviso trasferte, momenti agonistici come Giudice di Gara ed anche quelli più spensierati sempre al fianco dell'amato Carlo.
Che la terra ti sia lieve.

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