I record sono fatti per essere battuti e ogni nuovo record segna un passo in avanti. Giusto quindi esultare anche se questa volta il primato battuto è il mio: quello sociale juniores nella gara dei 400 ostacoli. Durava da 58 anni, stabilito con 53”9 nell’incontro internazionale juniores Francia- Italia- Polonia a Dole, cittadina nel centro della Francia.

A quasi 60 anni di distanza il ricordo è ancora vivo. Era il mio debutto in maglia azzurra, dopo aver vinto a Bologna il titolo di campione d’Italia juniores non solo nei 400 hs ma anche nei 110 hs.

Il piccolo stadio stracolmo di gente, la pista nera in polverosa carbonella, un riscaldamento pre-gara disastroso a causa dell’emozione. Una gara discreta fino al 7° ostacolo, quindici passi fra le barriere, poi un errore quasi fatale all’8° con passettini quasi da fermo, per chiudere secondo in 53”9.

Mai avrei pensato che quel record potesse arrivare alla soglia dei 60 anni. Lo ha finalmente battuto nei giorni scorsi, a Verona, Mario Antolini, atleta di Tione che sta crescendo bene sotto la guida di Giampiero Guerrini, tecnico che sa di ostacoli: 53”45 il tempo di Mario, che ha davanti molti margini di progresso e sarà junior anche il prossimo anno.

Sono lieto che il suo nome cancelli il mio dalla tabella dei record. L’atletica non è fatta soltanto di allenamenti e gare, ma è anche e soprattutto storia vissuta di tante persone, di pagine che segnano la vita di tutti noi. Oltre la pista c’è sempre qualche sogno da inseguire.

Carlo Giordani